Ci siamo. La sperimentazione dei licei brevi può partire.

Così come riporta La Repubblica, nel mese di settembre, le scuole superiori che vorranno provare il percorso di scuola superiore corto potranno presentare i progetti che saranno sottoposti ad una attenta valutazione da una apposita commissione tecnica ministeriale.

Il decreto che darà il via alla sperimentazione è stato firmato dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli. E amplia da 60 a 100 le scuole dove sarà possibile iscriversi ad un percorso che durerà 4 anni.

I DETTAGLI - Il liceo breve dovrà avere alcuni requisiti soprattutto in termini di flessibilità didattica e organizzativa per il raggiungimento degli stessi obiettivi del percorso classico in cinque anni. Si tratta di una prova non indifferente anche per gli studenti che arriveranno alla maturità dopo quattro anni con una riduzione della durata dei cicli scolastici che potrebbe fare da apripista a una riforma più generale.

Agli studenti del liceo quadriennale occorrerà garantire l'insegnamento di almeno una disciplina non linguistica con metodologia Clil – interamente in lingua straniera – a partire dal terzo anno e la valorizzazione delle attività laboratoriali, oltre che l'utilizzo di tecnologie didattiche innovative. 

Al termine della sperimentazione ci sarà una valutazione affidata a un comitato scientifico regionale che relazionerà a quello nazionale con esperti nominati dal Miur. 

SE VA BENE SI AMPLIA - Occorrerà inoltre ampliare l’offerta disciplinare nuove discipline (come Diritto e Storia dell’Arte) e di conseguenza l’alternanza scuola-lavoro si dovrà svolgere prevalentemente durante le vacanze estive e nelle pause pasquali e natalizie. Un superlavoro, in classe e a casa, che potranno sopportare solo studenti parecchio motivati. E se le cose dovessero andare per il verso giusto, il Miur sarebbe pronto a renderlo valido per tutte le scuole.

Fonte: La Tecnica della scuola